mercoledì 15 aprile 2015

MATTEO RENZI, UN BUGIARDO AL SERVIZIO DEI CAPITALISTI

E' finita l'era dei sacrifici, ha recentemente esclamato Matteo Renzi. Mente, come sempre.
In primo luogo, i licenziamenti arbitrari del JOB ACT sono il peggiore dei sacrifici. Altro che contratto a tempo indeterminato: il tempo è affidato alla libertà del padrone, che riceve in premio lo sgravio dei contributi. Sacrifici per tutti a vantaggio dei padroni! Gli stessi che dichiarano al fisco meno dei loro dipendenti! Chi poi chiederà un mutuo si sentirà rispondere (nel migliore dei casi) che è più caro perché la banca si deve tutelare dal suo possibile licenziamento. Mentre i vecchi contratti precari restano intatti. Tutto come prima e peggio di prima!
Ma non basta. Ci sono altri 10 miliardi di tagli. Si vuole nascondere la mano e li si scarica su Comuni e Regioni. Con sindaci e governatori, in larga parte PD, che fingono disappunto ma gestiranno la rapina: privatizzazione delle municipalizzate, aumenti IRPEF, nuovi tagli alla sanità, riduzione dei servizi.

venerdì 20 febbraio 2015

ORA O MAI PIU'

Nonostante i numeri propendano per la salvaguardia del punto nascita di Atri, che nel 2014 ha raggiunto e superato i 500 parti, soglia prevista dalla legge per poter continuare a tenere in piedi il reparto, il presidente Luciano D’Alfonso nonché commissario pro tempore della sanità abruzzese avrebbe comunque inserito il punto nascita di Atri nella lista dei quattro ospedali destinati a perdere il reparto.
Mentre D’Alfonso sembra infischiarsene delle regole, non rispettando i parametri raggiunti dal San Liberatore, PD e centrodestra non sono in grado di organizzare una vera e propria mobilitazione di massa. Non più di un mese fa noi del PCL avevamo lanciato un comunicato stampa, rivolgendo un invito al Sindaco a tutte le forze politiche e associazioni ad organizzare una manifestazione con occupazione, esortando il presidente D’Alfonso a rispettare innanzitutto ciò che aveva promesso in campagna elettorale e in secundis a tenere conto dei requisiti raggiunti per salvare il reparto.

mercoledì 4 febbraio 2015

PCL AL TEATRO SAN MARCO DI LIVORNO PER RICORDARE LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA



PCL al Teatro San Marco di Livorno per la celebrazione della nascita del Partito Comunista d'Italia, avvenuta il 21 Gennaio 1921: l'intervento del portavoce nazionale Marco Ferrando.

domenica 11 gennaio 2015

FASCISMO ISLAMICO E ISLAMOFOBIA


La strage di Parigi è un crimine atroce compiuto dall'integralismo panislamista. Non è un generico atto di terrorismo indiscriminato. E' un'azione terrorista che ha una precisa matrice politica: quella del fascismo islamico, probabilmente Al Qaeda. La concorrenza fra Al Qaeda e Isis nella conquista dell'egemonia all'interno del campo islamico integralista può sospingere la corsa al rialzo negli atti di terrore. Entrambe le organizzazioni cercano di presentarsi anche per questa via, l'una contro l'altra, come il riferimento egemone della “guerra santa”. La campagna reazionaria islamofoba che si sta sviluppando in Europa, a seguito della strage di Parigi è nauseante. Le forze populiste reazionarie impegnate a cavalcare da tempo l'emergenza migranti, cercano di trarre ulteriore vantaggio dall'accaduto, alimentando cinicamente paura e isteria.

mercoledì 3 settembre 2014

LA CONFERENZA STAMPA DI UN PREMIER BULLO, FORTE DELLA PASSIVITA' DELLE SINISTRE

Non è vero che Renzi “non fa ciò che annuncia”, come vuole la vulgata concorrenziale del populismo grillino. E' vero l'opposto: Renzi non annuncia ciò che fa. 
Anzi lo imbosca accuratamente fra le pieghe di parole vuote e recite da mestierante (pose da gelataio e docce gelate incluse) pur di cercare di preservare voti e consensi popolari. Come mostra la conferenza stampa odierna. Andiamo al sodo. Renzi offre ai capitalisti la totale precarizzazione del lavoro; l'ulteriore allargamento della licenziabilità senza giusta causa; una più ampia libertà di sfruttamento di territorio e ambiente; un più libero ingresso del profitto d'impresa nell'istruzione pubblica e nella formazione. Semplicemente chiama tutto questo “riforme strutturali” e lo vende come “cambiamento” a chi ne è vittima. Marchionne ha ragione a “incoraggiare Renzi a proseguire” come ha recentemente rivendicato. Renzi promuove infatti da premier le stesse politiche di Marchionne.