Il testo “PRC partito allo sbando” che abbiamo pubblicato
ieri sul sito , denuncia la ricorrente subordinazione del PRC al gioco
bipolare. Invece di rispondere sulla
sostanza politica della critica alcuni coraggiosi scudieri del PRC si
aggrappano con foga ad una inesattezza marginale. Abbiamo scritto che il PRC è
parte della giunta Orsoni a Venezia “con un assessore”. Confessiamo
l'imprecisione e correggiamo: il PRC ha partecipato nel 2010 alla coalizione
che ha eletto l'onorato Sindaco Orsoni; sostiene da 4 anni il Sindaco Orsoni
col proprio consigliere (eletto grazie all'accordo di coalizione); è parte da 4
anni della maggioranza di giunta Orsoni, a braccetto del PD e persino della...
UDC ( sin dall'inizio componente organica della coalizione). Ma il PRC non ha
ottenuto l'assessore.
E' vero. Ha ottenuto solamente da parte del Sindaco “la
delega al lavoro” . Cioè la classica concessione che si fa all'utile portatore
d'acqua che non conta nulla, in cambio della sua rinuncia all'opposizione, che
è l'unica cosa che conta. Magari scaricando sul portatore d'acqua un po' di
scomode incombenze di sottobosco amministrativo. Del resto: se Orsoni doveva
occuparsi della faticosa raccolta di mazzette nella gestione degli affari
correnti, a braccetto dei poteri forti e con la benedizione della Curia, doveva
pur “delegare” a qualcuno.. il rapporto coi lavoratori. Domanda: gli implacabili fustigatori della
nostra inesattezza si rendono conto della sostanza del problema ? Hanno il
coraggio di guardare all'enormità politica delle scelte del proprio partito? O
preferiscono parlare d'altro? In mezza Italia il PRC è parte di coalizioni di
governo che sono veri e propri comitati d'affari dei poteri forti del
territorio e sono per questo travolti dagli scandali. La responsabilità del PRC
non è di partecipare alle ruberie o di beneficiarne. Non l'abbiamo mai detto.
La responsabilità del PRC, tutta POLITICA, è di sostenere giunte e maggioranze
di centrosinistra più o meno allargate che gestiscono ordinariamente quel
malaffare che si chiama capitalismo. La responsabilità, ancor più grave, del
PRC è di fare questo nel nome del “comunismo”. Venezia non è l'eccezione. Nel solo campione
parziale delle ultime amministrative del 25 Maggio, il PRC è stato parte
organica delle coalizioni di centrosinistra in centinaia di comuni anche
importanti sull'intero territorio nazionale ( Cremona, Cesena, Perugia,
Pesaro, Potenza, Prato, Verbania...). Come è stato parte organica della
coalizione Pisapia a Milano o della coalizione Doria a Genova, partecipando
ogni volta all'annuncio dell'immancabile “giunta di svolta e di progresso”, e
trovandosi poi di fronte, ogni volta, alla grigia realtà degli affari
dell'Expo, della precarizzazione del lavoro, delle privatizzazioni dei
trasporti, dei tagli sociali, della chiusura dei centri sociali ( v. il Buridda
a Genova); e magari, come a Milano, della legittimazione dei fascisti. A Venezia, come a Milano, come a Genova, come
ovunque ci è stato possibile, il PCL si è battuto contro le mistificazione e
gli inganni di centrosinistra, presentando liste autonome, opponendosi alle
giunte del capitale, difendendo le ragioni del lavoro ; ogni volta accusato per
questo dal PRC (e da SEL) di essere “settario”, di avere “pregiudizi”, di
“ignorare l'unità della sinistra”, di “fare il gioco della reazione”. Del resto
è la stessa identica accusa che ci veniva rivolta... dal ministro Ferrero
quando ci opponevamo al governo Prodi, ai suoi F35, ai suoi tagli sociali, alle
sua detassazione dei profitti, al suo varo...del Mose ( perchè per la cronaca
fu proprio Prodi che diede una spinta decisiva al grande affare veneziano..).
Ci abbiamo fatto il callo. A queste
accuse non abbiamo bisogno di rispondere. Per noi hanno parlato i fatti. Ogni giorno, la realtà del capitalismo e gli
inganni del “riformismo”, ad ogni livello, pongono la straordinaria attualità
di una sinistra rivoluzionaria. Di una sinistra che non sia in vendita proprio
perchè coerentemente anticapitalista.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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