Può darsi che milioni di
lavoratori, massacrati da tutti i governi precedenti - inclusi quelli di
centrosinistra- si aggrappino alla favola bella degli 80 euro vedendovi la
“svolta buona”. Ma la realtà non cambia: è il luccicare di una moneta bucata
che serve a coprire la continuità dei sacrifici. Altro che l”ora X della
rivoluzione” come letteralmente l'ha rappresentata Renzi, con scarso senso del
ridicolo. La moneta è bucata. Milioni di lavoratori e lavoratrici incapienti
non vedranno nulla.
Così i sette milioni di pensionati con meno di mille euro o
addirittura di 500 euro mensili. Mentre le addizionali Irpef locali,
liberalizzate dallo stesso governo, l'impatto della Tasi sulla prima casa per
milioni di famiglie, il taglio delle detrazioni sul coniuge a carico previste
dal decreto Poletti sul mercato del lavoro, polverizzeranno nel loro insieme
l'intera portata del “beneficio”. Parallelamente il beneficio sarà
pagato...dagli stessi “beneficiari”. Il taglio alle auto blu, la limatura degli
stipendi di alti magistrati, dei diplomatici, di una parte di alti manager
pubblici ( ma non di aziende che stanno in Borsa o emettono bond, che sono i
più e i meglio pagati..), sono solo fumo negli occhi per prendere i voti delle
vittime reali di tutta l'operazione: i lavoratori, i pensionati, la popolazione
povera. Renzi vanta l'assenza della
parola “sanità” nel decreto. E' ipocrisia pura. I tagli alla sanità, come ai
trasferimenti pubblici alle ferrovie e al trasporto locale, sono imboscati in
forma anonima nel capitolo “tagli all'acquisto di beni e servizi della pubblica
amministrazione”( Enti locali, Regioni, Stato), non a caso il capitolo più
consistente delle coperture dell'anno in corso. E proprio sulla Sanità è in
corso il negoziato con i governi regionali di centrosinistra e centrodestra per
tagliare il servizio di altri 10 miliardi, che si aggiungono ai 30 già cumulati
dal 2007 ad oggi. Un massacro. Peraltro
il carico annunciato dell'”ora X” è spostato sulla prossima legge di stabilità,
dopo il voto del 25 Maggio. E contempla per il 2015 tagli davvero imponenti, in
omaggio ai dettami del pareggio di bilancio e del fiscal compact. Altro che
svolta! Intanto al riparo della cortina
fumogena di questa truffa si muove la vera linea di attacco frontale al lavoro
e ai lavoratori: la drammatica espansione del precariato di massa attraverso la
liberalizzazione dei contratti a termine senza causale. Un vero lasciapassare
al più totale arbitrio padronale sulla pelle della nuova generazione ( e non
solo). Peggio dello smantellamento dell'articolo 18. Un autentico crimine
sociale. La sostanza d'insieme è una sola. Il nuovo corso populista del governo
Renzi serve solo alle fortune elettorali del Presidente del Consiglio, e ai
suoi disegni “bonapartisti”, a spese della classe operaia e di tutti gli
sfruttati. La ricerca affannosa e ossessiva del “consenso del popolo”,
attraverso l'artificio di una comunicazione da marketing, serve a governare
contro “il popolo”. Come del resto in ogni vocazione bonapartista. Tanto più
scandaloso è il silenzio o il balbettio delle sinistre italiane. Lista Tsipras
e i suoi intellettuali liberal progressisti tacciono, anche perchè ignorano la
centralità del lavoro. Sel non ha ancora proferito parola sull'ora X di Renzi,
mentre parte dei suoi senatori appoggiano ormai apertamente il governo. Landini
al momento tace, perchè deve capire se Renzi l'assumerà come interlocutore ,
come Landini vorrebbe . Solo Camusso ha sentito il bisogno di pronunciarsi...
plaudendo “ agli 80 euro e all'assenza dei tagli alla sanità”. Insomma, le
menzogne del governo sono coperte dalle menzogne della burocrazia sindacale, e
dall'opportunismo delle sinistre politiche. Il PCL svilupperà in ogni dove - in
ogni lotta, nei luoghi di lavoro e sul territorio - la propria campagna di
demistificazione e denuncia del populismo reazionario Renzista. In funzione di
quella svolta radicale e di massa dell'opposizione sociale, che sola può
ribaltare la china. Nel lavoro di costruzione di quel partito rivoluzionario,
che solo può dare prospettiva reale alla opposizione di classe. Nella
prospettiva della rivoluzione e del governo dei lavoratori, i soli che possono
realizzare un'alternativa vera. Spazzando via i capitalisti, i loro partiti, i
loro ciarlatani.
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