mercoledì 6 marzo 2013

ORA PIU' CHE MAI

Dalle urne dello scorso 24-25 Febbraio doveva uscire il Partito o la coalizione che avrebbe dovuto guidare il nostro paese verso una ipotetica rinascita economica. Ma vuoi per colpa di una legge elettorale assurda e mai cambiata da chi ha governato negli ultimi anni, vuoi per il successo ottenuto dal Movimenti 5 Stelle, oggi la situazione è ancora più incerta di prima e l’ingovernabilità di una classe politica borghese ridotta ai minimi storici la fa da padrona. Come sarà formato il nuovo governo e se si riuscirà a formare poco importa, quello che è certo che chi ha creduto nel movimento guidato dal comico ultramilionario, presto dovrà ricredersi, se non lo ha già fatto, visto i continui cambiamenti e le numerose incertezze sul da farsi.  Se Bersani e Berlusconi  rappresentano il peggio del peggio del nostro paese, il movimento grillino non sembra rappresentare l’opposto, basta ascoltare o leggere attentamente le loro dichiarazioni, molto in controtendenza con la natura del movimento stesso.
Vedi i continui apprezzamenti a CasaPound, Mussolini, fino ad un probabile sostegno per un ritorno al Monti-bis, roba da far girare la testa anche a Marzullo.
 Molto probabilmente quella del M5S è una strategia volta a creare confusione, in modo da mascherare tutta l’inesperienza e l’incertezza su come gestire una situazione rivelatasi più grande del previsto. Prima o poi arriverà il momento in cui i neoeletti dovranno dare una risposta, non solo al presidente Napolitano o alle coalizioni che gli chiederanno la fiducia, ma ai propri elettori, che chiedono quanto promesso in campagna elettorale.  L’ottimo risultato ottenuto dal movimento del comico Guru  oggi deve far riflettere tutta  la sinistra radicale, vittima del disastro compiuto dalle  politiche  fallimentari di Rifondazione e di Comunisti Italiani, che negli ultimi anni ci hanno screditati davanti a tutte le masse dei lavoratori, in quanto si sono resi  complici delle rapine sociali in tandem con il PD e compagnia cantando. Come in passato la Lega Nord, anche questa volta il M5S ci ha soffiato parecchi voti, ecco perché  dobbiamo tornare ad essere uniti come una volta, basta frammentazioni che non portano a nulla. Per fare la rivoluzione occorre un partito Comunista serio, anticapitalista e dalla parte dei lavoratori. L’unico Partito Comunista già presente nel territorio che ha tutte le credenziali dove poter confluire è il Partito Comunista dei Lavoratori. Partito costituito nel 2006 da militanti di PRC, che in accordo con l’ala trotskista sono usciti da PRC perché non favorevoli all’ennesimo accordo elettorale con Prodi, accordo che poi avrebbe contribuito al declino della sinistra radicale.
Compagni, per cambiare lo stato di cose presente ora più che mai c’è bisogno di un’Italia Rossa e Socialista.

SPADA SANDRO

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