venerdì 8 febbraio 2013

LA SINISTRA CHE NON TRADISCE

Compagni,  in piena bagarre elettorale ancora una volta la democrazia è stata calpestata più volte, soprattutto dalla tv pubblica, teatrino di quelle forze politiche abituate a prendere per i fondelli i cittadini che il prossimo 24 - 25 febbraio dovranno recarsi a votare. 
Se Berlusconi cerca di rimontare promettendo al popolo restituzioni di denaro, Bersani finge di stare dalla parte dei lavoratori e pensionati, pronto a salire sul carro dei banchieri e degli ex democristiani per mettere in atto l’ennesima rapina ai danni di operai, pensionati e disoccupati. Che dire dei Grillini, che rappresentano la terza forza del paese, grazie al populismo del comico ultramilionario Grillo. Pronti a inserire in parlamento giovani inesperti, con il rischio di farsi stritolare dai marpioni della politica, provenienti da quei partiti abituati a comprare e vendere voti in cambio di qualche ministero. Chi invece doveva unirsi sotto un unico simbolo a difesa della classe operaia, oggi si nasconde dentro gli arancioni del pm Ingroia e del liberal questurino Di Pietro, convinti di rappresentare la parte pulita della nostra nazione. Coloro che continuano ad insistere che le ideologie sono finite si sbagliano di grosso, infatti il bipolarismo voluto da Berlusconi , PD ed ex DC ci ha portati alla miseria totale. Questa gente non vuole riconoscere che il Capitalismo è fallito e che l’unica soluzione possibile per tornare a vivere serenamente è il socialismo. L’unico partito oggi in grado di garantire tutto ciò è il PCL, presente in tutte le circoscrizioni con un programma serio a vantaggio della maggioranza degli italiani, dei lavoratori, dei pensionati e della piccola impresa. I punti fermi del programma del Partito Comunista dei Lavoratori sono: la nazionalizzazione delle banche, un governo dei lavoratori e l’esproprio della Fiat. Tre punti fermi previsti  anche dalla nostra amata e mai applicata Costituzione, secondo gli art. 41 - 42- 43.Cari compagni, oggi i lavoratori, i disoccupati ed i pensionati hanno bisogno di un Partito Comunista forte in grado di farsi sentire anche all’interno delle istituzioni. Non a caso quando i comunisti sono rimasti fuori, non c’è stato un partito capace di prendere posizione al difesa del cittadino, tanto che oggi nel nostro paese accadono cose di una gravità inaudita, soprattutto nel mondo del lavoro. Chi doveva tutelare i lavoratori  è stato messo a tacere e chi non ha voluto sottostare ai ricatti del PD, come la Fiom, uno dei più grandi sindacati dei metal meccanici, è stato espulso con il benestare di Bersani e del suo partito.Rivolgo ancora una volta un appello a tutti i compagni, lavoratori e disoccupati, oggi più che mai dobbiamo riunirci tutti sotto un unico partito comunista, perché il Comunismo è uno solo. Farlo a testa alta ma uniti, in modo da non disperdere voti che dovrebbero servire per una vera sinistra,forte e dalla parte del popolo. 

Spada Sandro


"L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."

"La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità."

"A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale."

Art. 41 - 42 - 43 Costituzione della Repubblica Italiana



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