venerdì 22 febbraio 2013

ANNUNCIO DI UNA ENNESIMA RAPINA SOCIALE

A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, il bilancio è a dir poco sconcertante. I partiti che hanno mal governato negli ultimi 20 anni si ripresentano come salvatori della patria, proponendo meno tasse e più lavoro, mentre sottobanco preparano l’ennesima rapina sociale ai danni di lavoratori, pensionati e disoccupati. Ancor più grave il comportamento della tv pubblica, che continua a calpestare la democrazia non rispettando minimamente la par condicio, mentre chi deve tutelarla, come l’AGCOM, fa finta di nulla.
Come da copione, torna di moda un teatrino visto e rivisto in ogni campagna elettorale, dove gli studi di Porta a Porta e di Ballarò sono diventati oramai i salotti privati di Berlusconi, Bersani, Monti e di qualche altra lista legata ad essi. L’unica novità la propone il comico ultra milionario Grillo, che rifiuta i salotti, ma entra ugualmente nelle case degli italiani grazie ai telegiornali, che offrono uno spazio sproporzionato in termini di visibilità, ma non fanno altrettanto con quei partiti (come il PCL) impegnati 365 giorni all’anno e non solo in campagna elettorale, al fianco degli operai in procinto di rimanere disoccupati. Forse non meriterebbero lo stesso trattamento?
Che dire poi di quei partiti che si autocollocano a sinistra (RC-PDCI) costretti ad imboscarsi negli arancioni del liberal questurino Di Pietro e del manettaro Ingroia, per cercare di rientrare dalla porta secondaria, in quanto non più credibili, dopo che nei precedenti governi di centrosinistra hanno votato la più grande truffa contro i lavoratori ovvero il pacchetto Treu.
Stessa cosa vale per SEL, che rivendica di stare dalla parte dei lavoratori, ma consapevoli che in un eventuale governo con Bersani dovranno starsene buoni ed accettare come in passato leggi contro i lavoratori e a favore delle grandi imprese e delle banche, anche se lo stesso Vendola fa finta di nulla e nei vari salotti televisivi vende fumo e illude lavoratori e disoccupati.
L’unico partito che sta dalla parte dei lavoratori è il PCL. Con un programma serio, anticapitalista, contro le banche e le multinazionali. Un partito che non deve dar conto a nessuno, se non ai lavoratori, disoccupati e pensionati. Un partito che non ama fare ammucchiate inutili, che servono solo per andare ad occupare ministeri e danneggiare il nostro paese.
In questa chiusura di campagna elettorale lancio un appello a tutto il movimento operaio, ai pensionati e a quanti non percepiscono un salario: non fatevi prendere ancora per i fondelli, nè dai nuovi fascisti capitanati dal comico guru, nè dalla sedicente sinistra capace solo di fare i propri interessi, tanto meno da Berlusconi che fa promesse sapendo di non poterle mantenere. Il 24-25 febbraio avrete la possibilità di fare una vera rivoluzione e non solo scritta su un simbolo, ma una rivoluzione capace di abolire lo stato di cose presente rovesciando una volta per tutte l’oramai vecchio capitalismo per avviare una nuova Italia socialista, anticapitalista, con un governo dei lavoratori.
Se ne vadano tutti, governino i lavoratori!

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